Chi soffre di alopecia androgenetica o di altre patologie più o meno croniche che conducono alla caduta dei capelli si interroga spesso sui possibili rimedi da adottare e a volte si lancia persino in fantomatiche cure fai da te, senza raggiungere i risultati sperati. Premesso che ogni tipo di terapia tricologica seria debba essere prescritta e seguita da un professionista, quale il medico tricologo o il dermatologo, ad oggi, sono due i farmaci universalmente riconosciuti come idonei a produrre effetti visibili nella lotta contro la caduta dei capelli: il Minoxidil e la Finasteride.
QUALI TRATTAMENTI FARMACOLOGICI
Innanzitutto è opportuno fare un distinguo sul tipo di terapia tricologica che si può seguire. Il trattamento contro l’alopecia androgenetica può essere realizzato per via sistemica (come ad esempio nell’assunzione di finasteride) e per via topica (come accade con le applicazioni di Minoxidil o anche Finasteride). La terapia generale è mirata a correggere le alterazioni enzimatiche geneticamente determinate o gli squilibri endocrinometabolici, i quali possono essere causa o concausa di calvizie. Il trattamento delle patologie tricologiche, inoltre, trova nella via topica un ottimo campo di applicazione in quanto i follicoli piliferi si trovano sulla superficie cutanea e quindi sono facilmente raggiungibili. Rispetto alla terapia per via generale, possiamo per via esterna raggiungere i nostri scopi terapeutici senza dover interessare l’intero organismo, limitando quindi eventuali effetti collaterali. L’aspetto meno piacevole di questa modalità di applicazione è quello di essere noiosa: per un trattamento ben distribuito occorrono dai cinque ai dieci minuti (spesso anche due volte al giorno) e non tutti sono disposti a dedicarvi questo tempo.
MINOXIDIL: COME SI UTILIZZA E CHE EFFETTI PRODUCE
Premesso che il Minoxidil può essere assunto anche per via orale per altri scopi, ci concentreremo sui suoi effetti nella terapia tricologica: se applicato a livello cutaneo, esso ha dimostrato di favorire la ricrescita di capelli e peli. La possibile utilità del Minoxidil contro la caduta dei capelli fu intravista già sul finire degli anni ’70, quando vennero riportati i primi episodi di ipertricosi, considerato un effetto indesiderato, in seguito a trattamento antiipertensivo. Questo effetto collaterale fu ovviamente subito apprezzato in campo tricologico
Al contrario della finasteride, il Minoxidil non contrasta le cause endocrine dell’alopecia androgenetica; per questo motivo risulta meno efficace quando il problema è particolarmente accentuato, ma in compenso gli effetti indesiderati sono limitati.
Agisce sulla caduta dei capelli modificando i cicli di vita del follicolo pilifero. In particolare prolunga la fase anagen (di crescita) del ciclo di vita del capello e riduce il più possibile le fasi catagen e telogen.
Andando ad aumentare la produzione di una proteina specifica che si trova nel follicolo pilifero, riesce ad aumentare il diametro dei capelli. Da segnalare anche le ottime capacità vasodilatatorie del farmaco, ma è bene ricordare che tale caratteristica non è sufficiente per favorire la ricrescita dei capelli.
Un’ultima annotazione riguarda la modalità di somministrazione e un possibile effetto collaterale che potrebbe verificarsi e che spesso preoccupa il paziente. Generalmente i medici tricologi prescrivono due applicazioni al giorno (o anche una per evitare irritazioni). Poiché il Minoxidil sincronizza le fasi del ciclo di vita del follicolo pilifero, è molto probabile che si verifichi un’importante caduta dei capelli, che però saranno soppiantati da nuovi, in breve tempo.
Quindi è importante non spaventarsi se dovesse verificarsi questo effetto durante il primo periodo della terapia e soprattutto non interrompere il trattamento in maniera repentina, poiché causerebbe un effluvio molto severo.
Il Minoxidil può essere acquistato esclusivamente in farmacia su ricetta medica nelle sue forme commerciali o in preparati galenici.
Scrivi un commento