La tricopigmentazione è un trattamento estetico molto flessibile e quindi adattabile a un range molto ampio di casi. Abbiamo già trattato il tema di tricopigmentazione a effetto rasato e effetto densità. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulla tricopigmentazione per coprire inestetismi come le cicatrici. Queste ultime sono spesso fonte di disagio, stress e sconforto a livello psicologico, a prescindere da ciò che le causa.
Tricopigmentazione sulle cicatrici
La cicatrice è un tessuto fibroso che si crea a causa dell’unione di lembi di cute sani in seguito alla riparazione di una lesione. L’unione di questi lembi lascia un segno generalmente più chiaro rispetto alla carnagione; la causa è nella mancanza di melanociti, ovvero le cellule che producono i pigmenti forniti dalla melanina. Di conseguenza si crea un contrasto più o meno visibile tra la cicatrice e la carnagione. È in questo caso che entra in azione il trattamento di tricopigmentazione. Quest’ultimo è in grado di ricoprire la zona della cicatrice, appianando la discromia e nascondendo in questo modo l’inestetismo.
Le cicatrici sullo scalpo, spesso causate da varie tecniche di trapianto di capelli, sono molto visibili sia a causa del loro colore diverso dalla carnagione, sia per l’assenza di capelli. Le cicatrici dovute al trapianto di capelli vengono in forme diverse, ad esempio la tecnica FUT/STRIP lascia cicatrici longilinee, quella FUE, invece, puntiformi. Quando ci si sottopone ad un trapianto di capelli avendo i capelli lunghi, è possibile coprire la cicatrice con i capelli soprastanti; diversa è la situazione per chi porta i capelli corti o del tutto rasati. In questo caso la tricopigmentazione è la soluzione ottimale per risolvere il problema.
Ovviamente, il risultato finale è migliore se si tratta di un trapianto di capelli con la tecnica FUE, in quanto le cicatrici prodotte, pur essendo centinaia, sono piccolissime. La cicatrice causata dall’intervento con la tecnica STRIP sarà, invece, più evidente in quanto quest’ultima spesso risulta essere estesa e più o meno spessa, quindi più visibile. Nel caso della tecnica STRIP è spesso consigliabile effettuare un altro intervento chirurgico di perfezionamento.
La copertura delle cicatrici è un trattamento molto delicato in quanto va applicato su un tipo di tessuto diverso rispetto alla cute sana; è perciò imprescindibile assicurarsi sempre dell’esperienza e competenza del professionista a cui ci si sta per affidare.
Conclusioni
La micropigmentazione delle cicatrici dello scalpo è un procedimento, quindi, di camuffamento in quanto permette di “mascherare” l’inestetismo creato in seguito ad un intervento chirurgico o un trauma lesivo. Nel caso di chi porta i capelli rasati da 0 a 1 o2 mm il risultato simula perfettamente un capello in crescita, così come il resto dei capelli. In genere occorrono alcune sedute per ottenere un risultato omogeneo e il più possibile naturale.
Infine, così come per gli altri trattamenti di tricopigmentazione, anche la copertura delle cicatrici va ripetuta nel tempo se si vuole mantenere l’effetto qualitativo. Il pigmento usato nell’intervento dovrebbe essere semipermanente, ciò vuol dire che con il passare del tempo il colore è soggetto ad un riassorbimento. Generalmente, con una seduta l’anno riuscirete a mantenere intatta la copertura e godervi un look impeccabile.
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