La capigliatura e la condizione del cuoio capelluto sono elementi chiave per lo stato di salute di chiunque, anche se a volte vengono considerati come poco importanti in campo medico. I capelli infatti, sono indicatori molto sensibili, che non andrebbero mai sottovaluti, degli squilibri del corpo come, ad esempio, problemi metabolici o di cattiva alimentazione, influenze psicoemotive o stressogene, che possono portare a conseguenze come: capelli sottili, caduta dei capelli o diradamenti.
IL RUOLO DELLA TRICOLOGIA E DEI CENTRI TRICOLOGICI
La tricologia è una branca specifica della medicina, che studia la struttura, le funzioni e le affezioni di peli e capelli. Più precisamente la tricologia è la branca della dermatologia che studia l’anatomia, la fisiologia e la patologia dei capelli e dei peli. La tricologia può anche essere utilizzata nel campo della medicina legale, in quanto dalla rilevazione delle caratteristiche dei capelli è possibile ricavare informazioni quali l’età e il peso del loro possessore.
Quasi il 90% della popolazione sperimenta, in maniera più o meno visibile, qualche problema di perdita di capelli. Essendo molteplici le possibili cause, è importante rivolgersi a centri tricologici specializzati per una diagnosi puntale. Durante la visita tricologica il tricologo si occupa di individuare l’eziologia della forma di calvizie che affligge il paziente, definire una diagnosi e, sulla base di fattori quali l’età, la familiarità e la genetica del paziente, indicare una cura farmacologica efficace per contrastare la perdita di capelli o un’alternativa chirurgica o dermocosmetica, qualora i medicinali non fossero sufficienti a interrompere o invertire il processo. Un aspetto molto importante della visita tricologica è anche quello psicologico del paziente. Capelli sottili, diradamenti e calvizie possono influenzare pesantemente la sfera emotiva e sociale dell’individuo e ciò risulta ancora più marcato qualora la caduta dei capelli sia irreversibile. Per questi motivi è necessario che il medico tricologo sia in grado di riconoscere anche la situazione di disagio psicologico in cui versa il paziente, entrare in empatia con lo stesso e definire un piano di intervento in linea con le sue aspettative.
TRICOLOGO O MEDICO TRICOLOGO?
A questo punto però una distinzione è obbligatoria, quella tra tricologo e medico tricologo. Spesso le due figure vengono confuse o considerate di pari livello. La differenza è molto semplice quanto evidente, il tricologo non ha alcuna specializzazione riconosciuta in campo medico. Questo non significa che sia un truffatore o un incapace, semplicemente è un “esperto di capelli” in grado di effettuare visite, riconoscere problemi di varia natura e suggerire dei rimedi. La principale differenza fra un medico che esercita la tricologia e un’altra figura professionale infatti, è che il medico tricologo può prescrivere una terapia rivolta al trattamento di una patologia; tutte gli altri tricologi invece possono solamente suggerire trattamenti, ma a patto che questi non si rivolgano a patologie.
Chiarita questa distinzione, bisogna ricordare che la bravura di una figura piuttosto che dell’altra non deriva solo dalla specializzazione formale. L’esperienza e la passione di un tricologo potrebbe essere comunque sufficiente a garantire una diagnosi seria e professionale. Come in tutti i campi quindi, non si può dare un giudizio generalizzato sull’operato di un singolo. Questo non significa che il tricologo sia una figura poco affidabile in assoluto, ma è importante che non si atteggi “da medico” senza esserlo.
Andare in un centro tricologico per un qualunque tipo di problema di capelli non garantisce la qualifica formale del personale a cui ci si rivolge e chiederla per conoscenza è certamente un diritto di ogni paziente.
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