La correlazione tra stress e caduta di capelli ormai non è più un’incognita. Quando viviamo un periodo traumatico, sia sul livello fisico che psicologico, questo si ripercuote puntualmente su ciò che abbiamo più a contatto con il mondo esterno: i capelli. Detto ciò, il periodo che stiamo vivendo da un anno a questa parte a causa del Covid-19, è probabilmente il periodo più stressante dell’ultimo secolo. Non stupisce quindi, che la quarantena abbia causato gravi problemi ai capelli di molti nell’ultimo anno.

Covid-19 e perdita dei capelli: la ricerca

covid capelliL’Università Turca di Inonu ha condotto una ricerca su un campione di 563 individui. Questi soggetti sono stati intervistati online sul tema della quarantena e delle sue conseguenze su patologie come Alopecia Areata (AA), Dermatite Seborroica (DS) e Telogen Effluvium Acuto (TEA). I pazienti intervistati erano sia coloro che avevano in passato presentato problemi di tipo tricologico sia coloro che non avevano mai riscontrato problemi di questo tipo. I soggetti della ricerca erano composti dal 56% di uomini e 44% di donne, in media sui 30 anni. I campi di competenza variavano da medici a impiegati fino agli studenti.

Dai risultati della ricerca è emerso che: la Dermatite Seborroica ha colpito il 19,9% dei sottoposti all’intervista, il Telogen Effluvium Acuto ha interessato il 27,6% e infine, l’Alopecia Areata è stata riscontrata nel 5,3% del campione e le aree colpite comprendevano maggiormente il cuoio capelluto e il viso. Vediamo quindi come la quarantena abbia scatenato maggiormente i sintomi della Dermatite Seborroica e il Telogen Effluvium Acuto.

Il Covid-19 e il Telogen Effluvium Acuto

Il TEA è una patologia che causa un’importante perdita di capelli dovuta al passaggio repentino del capello dalla fase anagen (crescita) alla fase telogen (fine del ciclo vitale). Generalmente il disturbo del Telogen Effluvium Acuto si autorisolve nel giro di 6 mesi al massimo.

Le cause principali di tale disagio in genere sono carenze nutrizionali (ad esempio il ferro o la vitamina B12), disturbi post partum, assunzione di particolari farmaci e infine disagi psicologici come la depressione e lo stress sia mentale che fisico.

Nel corso del 2020 sono state condotte diverse ricerche (come ad esempio quella di cui abbiamo appena parlato) che hanno svelato la correlazione della perdita di capelli con il virus Covid-19. È stata riscontrata una certa influenza del virus sullo sviluppo della patologia del TEA. In percentuale, si tratta di circa il 30% di pazienti affetti dal virus. È possibile, in questo caso, verificare cadute di addirittura intere ciocche di capelli. Le cause sono molto probabilmente l’allettamento, il dimagrimento, l’ipo-ossigenazione, i farmaci e, ultimo ma non meno importante, il grande stress cui è sottoposto l’organismo.

Quindi, oltre allo stress e il malessere causato dal virus, c’è anche l’aggravante dello stress derivato da una copiosa perdita di capelli; come se non bastassero anche tutti gli altri sintomi riscontrati. Ovviamente si tratta di un disagio temporaneo, ma pur sempre spiacevole.

Esistono rimedi?

La perdita di capelli a causa del Covid-19 è sì temporanea, ma è sempre bene aiutare il nostro corpo a riacquistare il proprio equilibrio. Per favorire la ripresa del cuoio capelluto, si consiglia di applicare dei corticosteroidi direttamente su quest’ultimo; per un periodo che varia da 4 a 6 settimane. Ovviamente prima di ricorrere a qualsiasi cura è sempre meglio consultare un medico. Quest’ultimo potrà indicare la terapia migliore a cui ricorrere nel vostro particolare caso. Inoltre, come abbiamo già detto il TEA è molto spesso causato da carenze nutrizionali; quindi è il caso di assumere integratori alimentari per incoraggiare la ripresa dei nostri capelli.