Trapianto di capelli2021-07-10T08:11:58+00:00
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Il trapianto di capelli ad oggi è la migliore soluzione chirurgica contro la calvizie e vari tipi di alopecia. Lo sviluppo effettuato nel tempo permette un risultato efficiente nella quasi totalità dei casi. Il trapianto di capelli avviene con l’estrazione di unità follicolari dalla zona donatrice, generalmente la nuca e il loro conseguente impianto nella zona ricevente, ovvero la zona glabra.

La calvizie è un problema che, purtroppo, affligge circa l’80% degli uomini e la soluzione a tale disagio è soggetto di ricerca da sempre. I primi timidi passi, però, sono stati mossi nel 19 secolo; si trattò però solo di un’ipotesi di Dieffenbach. Soltanto nel 1952 Norman Orentreich eseguì il primo trapianto di capelli di successo nel suo studio di New York. Norman Orentreich è infatti considerato il padre della hair restoration.

Zona donatrice

Perché proprio la nuca è considerata zona donatrice? La risposta è molto semplice. I capelli che crescono sulla nuca sono permanenti, in senso che non sono soggetti a calvizie. I capelli della nuca non vengono afflitti dall’ormone diidrotestosterone (DHT); quest’ultimo sembra essere direttamente responsabile della miniaturizzazione dei capelli. La sensibilità più o meno alta al diidrotestosterone dipende dall’ereditarietà genetica.

Per approfondire il tema della calvizie visita la pagina Calvizie e Alopecie.

È interessante, inoltre, notare come non tutte le caratteristiche dipendono dalle genetica; ad esempio il tipo di capello, la velocità di ricrescita e la lunghezza finale dipendono interamente dalle caratteristiche proprie del follicolo pilifero e quelle dello scalpo in cui vengono innestati.

La zona donatrice, com’è ovvio, è il fattore principale che determina se si è o meno idonei al trapianto di capelli. Bisogna prima di tutto stabilire se la quantità di capelli presenti sia sufficiente per effettuare un autotrapianto. Sarà cura del professionista analizzare al meglio la zona donatrice con appositi strumenti.

NOTA: uno degli errori principali che si possono commettere è credere che il trapianto di capelli possa in qualche modo generare dei nuovi capelli. In realtà si tratta solo di ridistribuire i capelli esistenti in altre parti della testa. Ovviamente, se il trapianto di capelli è eseguito da un professionista qualificato, il risultato naturale è garantito.

Tipi di Trapianti di capelli

Al giorno d’oggi le tecniche principali sono due, la tecnica STRIP e la tecnica FUE. Di seguito cerchiamo di fare chiarezza su entrambe.

1. Trapianto STRIP

trapianto STRIP

Il trapianto STRIP è comunemente chiamato anche tecnica FUT, ovvero Follicular Unit Transplantation. L’intervento consiste nella rimozione di una striscia di pelle rettangolare dall’area donatrice; in seguito dalla striscia prelevata, verranno estratte le unità follicolari da trapiantare. Prima di eseguire il vero e proprio innesto, nella zona ricevente vengono realizzate incisioni che andranno infine ad ospitare i follicoli estratti e precedentemente preparati.

L’aspetto più contestato di tale tecnica è sicuramente la cicatrice che lascia. Infatti, il paziente ripoterà una cicatrice lunga, il più delle volte, da un orecchio all’altro nell’area donatrice. Per di più, qualora l’operazione venisse eseguita da una mano poco esperta, il soggetto potrebbe riportare un’importate cicatrice che sarà senza meno fonte di disagio. Il motivo principale per cui delle volte si ricorre a questa tecnica è la promessa di un maggior numero di follicoli funzionanti che possono essere estratti. Il numero di follicoli possibilmente estraibili, infatti, si aggira sui 4/5 mila per volta.

2. Tecnica FUE

Il trapianti di capelli con la tecnica FUE (Follicular Unit Extraction) è molto simile al trapianto STRIP; la differenza sta nel metodo di estrazione del follicolo dalla zona donatrice. Con la tecnica FUE, è possibile estrarre il singolo follicolo direttamente dallo scalpo per donarlo alla zona ricevente.

tecnica fue

Questo tipo di trapianto sta ricevendo sempre più riconoscimenti in quanto decisamente poco invasiva rispetto alla tecnica STRIP. Inoltre, le cicatrici riportati sono minime e di conseguenza sarà molto facile coprirle o nasconderle.

Di contro, però, c’è un’alta probabilità di danneggiare i follicoli piliferi estratti. Tuttavia, al giorno d’oggi si stanno facendo passi in avanti anche in questo senso, infatti è ora possibile raggiungere un numero pari ad almeno 3 mila unità follicolari per volta.

Caratteristiche di un trapianto di capelli ben eseguito

Ovviamente, quando ci si sottopone ad un trapianto di capelli, si spera di ottenere un risultato il più possibile naturale. Ma quali sono i fattori che conferiscono naturalezza ad un trapianto di capelli?

  • Densità: quando si esegue un trapianto, lo scopo è quello di far sembrare i capelli del tutto naturali; per farlo è necessario prima di tutto capire bene la densità con cui i capelli dovrebbero essere impiantati nella zona glabra. Non vogliamo di certo avere una chiazza indistinta di capelli proprio sulla parte frontale, vero?
  • Parlando della parte frontale, è molto importante anche un preventivo studio di una giusta Hairline, ovvero dell’attaccatura frontale. L’attaccatura deve necessariamente rispettare la morfologia del viso del paziente. Un hairline sbagliata compromette la naturalezza, per quanto il trapianto possa essere eseguito bene.
  • Punch: il punch è lo strumento che utilizza il professionista durante l’intervento. Quest’ultimo serve ad estrarre le unità follicolari dalla zona donatrice ed è quindi direttamente responsabile della loro sopravvivenza. È molto importante adottare il punch con il diametro giusto al fine di conservare più follicoli possibili. Come ben sappiamo, la sopravvivenza dei follicoli è fondamentale per un trapianto ben riuscito.
  • Conservazione dei follicoli: una volta estratti, i follicoli senza un adatto metodo di conservazione sono destinati a disidratarsi a causa dell’interruzione di meccanismi cellulari. Le unità follicolari devono quindi essere conservati in una soluzione fisiologica che simula i parametri dell’organismo umano.
  • Incisioni: un altro momento molto importante del trapianto è la preparazione delle incisioni che ospiteranno i follicoli. Anche queste incisioni devono essere realizzate tassativamente con bisturi della giusta dimensione in base alle esigenze del singolo paziente. Inoltre, le incisioni devono avere una certa angolazione, lunghezza e profondità. Da queste ultime dipende se il follicolo innestato riceverà o meno i nutrimenti necessari alla sua sopravvivenza.
  • Attenzione alla zona donatrice: bisogna stare attenti a ciò che si chiama il fenomeno di “overharvesting“, si verifica quando dalla zona donatrcie vengono prelevati troppe unità follicolari e si finisce per danneggiare la zona.

Il trapianto di capelli fa male?

Ovviamente, chi ha intenzione di sottoporsi ad un trapianto di capelli è tormentato da una domanda molto importante. Il trapianto di capelli fa male? Non esiste una risposta univoca, la bellezza dell’essere umano sta nella sua unicità. Il dolore è molto soggettivo e varia quindi da paziente a paziente. La testimonianza di un amico o qualcuno che leggiamo online può essere spesso fuorviante.

Tuttavia, può rassicurare il fatto che l’intervento è eseguito dopo la somministrazione di un’anestesia locale; quindi la zona risulta decisamente meno sensibile. Sicuramente sarà comunque possibile sentire una pressione, leggera o meno.

Per quanto riguarda invece il periodo seguente il trapianto, la tecnica STRIP risulterà sicuramente più dolorosa in quanto più invasiva. Saranno necessari dei punti di sutura a causa della rimozione della pelle.

Le conseguenza della tecnica FUE, invece, sono spiegate in questo articolo.

La caduta dei capelli innestati

Purtroppo, la caduta dei capelli trapiantati fa parte del processo del trapianto dei capelli. È una reazione naturale che avviene a partire dal primo mese dopo il trapianto. È sicuramente una delle fasi più dure del post intervento. Una volta abituati al nuovo look, quest’ultimo muterà nuovamente e non in meglio.

Quando i capelli inizieranno l’inevitabile caduta, ci si dovrà armare di pazienza e aspettare la ricrescita di quelli nuovi. La ricrescita, infine, sarà evidente dopo 3/4 mesi dall’intervento.

L’idoneità al trapianto di capelli

Uno dei passaggi preliminari più importanti è il primo consulto con il chirurgo in cui verrà stabilito se si è o meno idonei al trapianto di capelli.

I candidati ideali, in genere, sono persone (uomini o donne) affetti da alopecia androgenetica, coloro che vogliono aumentare la densità in aree diradate. In via preventiva, il chirurgo dovrà inoltre esaminare lo stato generale di salute del paziente, la qualità della struttura del capello, la qualità della cute, la vastità dell’area diradata, la struttura del capello e la densità dei follicoli.

È molto importante comunicare al chirurgo le proprie aspettative, le proprie esigenze e, soprattutto porre le domande che vi vengono in mente sull’operazione che verrà effettuata. Una buona comunicazione con il professionista a cui ci si vuole affidare è fondamentale per una buona riuscita dell’intervento.

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